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Una vittoria della ragione, un compito per la volontà
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E’ stata una vittoria della ragione.

La maggioranza del popolo italiano, pronunciandosi direttamente nella forma estremamente semplificata dei quesiti referendari, ha colto l’essenziale, il decisivo.

Ed ha scelto di difendere la natura dalla speculazione che tutto inquina e devasta e distrugge.

Ha scelto di difendere l’uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.

Ha scelto la responsabilita’ e la solidarieta’, di contro alle ideologie e alle prassi della violenza e della rapina.

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La sconfitta della criminale follia nucleare impegna lo stato italiano a scegliere le fonti rinnovabili e le tecnologie pulite per la produzione di energia, e ad operare per il disarmo atomico.

La sconfitta della scellerata privatizzazione dei servizi pubblici fondamentali impegna lo stato italiano a difendere i beni comuni e garantire i servizi sociali.

La sconfitta della delirante e piratesca mercificazione dell’acqua e della privatizzazione dell’accesso ad essa, impegna lo stato italiano a proteggere la piu’ preziosa delle risorse ed a garantire a tutti gli esseri umani l’accesso responsabile e condiviso ad essa.

La sconfitta dello squallido trucco del “legittimo impedimento” impegna lo stato italiano a rispettare rigorosamente il basilare principio secondo cui “la legge e’ uguale per tutti”.

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Ma lo straordinario esito referendario ha anche altre implicazioni: convoca al rispetto della legalita’ costituzionale e definisce un orizzonte di responsabilita’ globale per l’umanita’ e il pianeta.

Convoca quindi tutte le persone di retto sentire e di volonta’ buona non solo a difendere l’ambiente, i beni comuni, la democrazia e i diritti dei cittadini italiani; ma anche ad adoperarsi per i diritti umani di tutti gli esseri umani: poiche’ le questioni su cui con i referendum ci si e’ espressi hanno dimensioni globali, concernono l’intera famiglia umana e l’intera biosfera, casa comune dell’umanita’.

E quindi dall’esito referendario emerge anche il dovere comune di opporsi alla guerra assassina, di opporsi alla persecuzione razzista.

Il dovere di far cessare le guerre in Afghanistan e in Libia.

Il dovere di far cessare la persecuzione dei migranti in fuga da fame, dittature e guerre.

Vi e’ una sola umanita’.

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 15 giugno 2011

Per informazioni e contatti: e-mail: info@coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org, recapito postale: c/o Centro di ricerca per la pace, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@gmail.com

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