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Associazione “Respirare”: dal convegno scientifico svoltosi il 7 aprile presso l’Università di Viterbo una conferma e un appello
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Dal convegno scientifico su “La contaminazione idrica nel Lazio” promosso dall’Ordine dei medici e svoltosi presso l’aula magna dell’Universita’ di Viterbo il 7 aprile 2011 sono emersi, decisivi, una conferma e un appello.

Fin dall’intervento di saluto del presidente dell’Ordine dei medici di Viterbo, il dottor Antonio Maria Lanzetti, e dalla fondamentale relazione introduttiva dalla dottoressa Antonella Litta, e poi lungo l’intero convegno, al quale hanno preso parte prestigiosi medici e scienziati, e’ stato ribadito che la difesa di un ambiente salubre e’ decisiva nell’impegno per il diritto alla salute della popolazione. Nel Lazio e nel viterbese vi sono situazioni assai gravi di contaminazione delle acque, che sono state illustrate ed interpretate con dovizia di dati scientifici.

Da tutte le relazioni e da tutti gli interventi e’ venuta l’accorata richiesta a tutte le istituzioni variamente competenti a realizzare con la massima urgenza gli interventi assolutamente necessari per far cessare l’avvelenamento della popolazione.

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L’associazione “Respirare” esprime apprezzamento per l’iniziativa e si associa all’appello con particolar riferimento sia alla necessita’ di dearsenificare immediatamente le acque diffuse nella rete idrica per consumo umano, sia alla necessita’ di intervenire immediatamente per il risanamento dell’ecosistema lacustre del lago di Vico.

Con riferimento alla situazione del lago di Vico l’associazione “Respirare” sollecita ancora una volta l’intervento delle competenti magistrature in riferimento alla condotta insipiente ed irresponsabile di quei pubblici amministratori che con atteggiamenti a dir poco omertosi hanno contribuito all’avvelenamento dell’ecosistema e della popolazione.

Con riferimento alla questione dell’arsenico nelle acque l’associazione “Respirare” sollecita ancora una volta l’impegno di tutte le istituzioni competenti per ottenere la completa dearsenificazione dell’acqua da bere, ed in particolare per ottenere che in tutti i Comuni in cui l’acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua le amministrazioni comunali si impegnino immediatamente a: 1. emettere ordinanze di non potabilita’, affinche’ i cittadini non si avvelenino; 2. realizzare al piu’ presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e’ possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti; 3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all’intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi; 4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l’arsenico e’ un veleno e l’obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.

L’associazione “Respirare”

Viterbo, 8 aprile 2011

L’associazione “Respirare” e’ stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell’ambiente. Per informazioni e contatti: c/o Centro di ricerca per la pace, e-mail: info@coipiediperterra.org e nbawac@tin.it, siti: www.coipiediperterra.org e http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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