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Nel movimento che si oppone alla guerra e al razzismo è indispensabile la scelta della nonviolenza
Categories: INFORMAZIONE

Opporsi alla guerra e al razzismo e’ diritto e dovere di ogni cittadino italiano fedele alla Costituzione della Repubblica, che ripudia sia la guerra che il razzismo.

Ma opporsi alla guerra e al razzismo richiede una scelta di pace e di solidarieta’ che sia coerente nei fini e nei mezzi: richiede la scelta della nonviolenza.

Solo la nonviolenza si oppone alla barbarie che guerra e razzismo provocano.

Solo la nonviolenza difende la democrazia e la civile convivenza.

Solo la nonviolenza fonda la pace con mezzi di pace.

Solo la nonviolenza riconosce ed invera i diritti umani di tutti gli esseri umani.

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Chi invece credesse di potersi opporre alla guerra e al razzismo coi metodi violenti propri della guerra e del razzismo, alla guerra e al razzismo si e’ gia’ arreso, della guerra e del razzismo si e’ gia’ fatto complice e schiavo.

Ci stanno a cuore la vita, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani, nessuno escluso.

Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima, solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.

Peppe Sini,

responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, primo aprile 2011

Mittente: “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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Notizia

Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo, gia’ consigliere comunale e provinciale, e’ stato dagli anni ’70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu’ energetiche e militari nell’Alto Lazio; nel 1979 ha fondato il “Comitato democratico contro l’emarginazione” che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta’; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l’opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l’Italia la campagna di solidarieta’ con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l’esperienza delle “mongolfiere della pace” con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e’ stato l’animatore dell’iniziativa che – dopo la tragedia di Genova – ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell’ordine alla nonviolenza; e’ stato dagli anni ’80 il principale animatore dell’attivita’ di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell’Alto Lazio – e negli anni ’90 ha presieduto la Commissione d’inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e’ direttore del notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza e’ in cammino”, che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l’ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

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