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Riportiamoli tutti a casa vivi
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L’ennesimo lutto tra i soldati italiani illegalmente inviati a morire nella guerra afgana.

Eppure la Costituzione della Repubblica Italiana e’ inequivocabile: l’Italia non puo’ partecipare a quella guerra, quei giovani sono stati mandati a morire da un governo e un parlamento criminali, da un governo e un parlamento criminali e assassini, da un governo e un parlamento criminali, assassini e golpisti.

Cessi immediatamene l’illegale partecipazione italiana alla guerra afgana.

Tornino tutti a casa vivi i soldati italiani superstiti.

Torino tutti a casa subito. Vivi.

E si adoperi finalmente l’Italia per la pace con mezzi di pace: si adoperi finalmente l’Italia per la smilitarizzazione e il disarmo del conflitto afgano come delle relazioni internazionali; si adoperi finalmente l’Italia per aiuti unicamente umanitari gestiti da strutture unicamente umanitarie; si adoperi finalmente l’Italia per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, la’ e qui, ovunque.

Si adoperi finalmente l’Italia perche’ la politica internazionale divenga una politica nonviolenta.

Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.

Cessare di uccidere, salvare le vite.

Peppe Sini,

responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 28 febbraio 2011

Mittente: Centro di ricerca per la pace
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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