Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a costringere gran parte della popolazione della provincia di Viterbo ad avvelenarsi ogni volta che si fa uso potabile, o nella preparazione dei cibi, dell’acqua erogata nelle loro case.
Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a rinviare gli interventi necessari ed urgenti.
Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a ingannare i cittadini.
Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a violare la legge e a danneggiare la salute di tutti.
Commettendo plurimi reati previsti e puniti dal codice penale.
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Ripetiamole dunque ancora una volta le quattro cose da fare subito.
In tutti i Comuni in cui l’acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua (ovvero supera il limite massimo consentito dalla legge in vigore), le amministrazioni comunali procedano ai seguenti necessari ed improcrastinabili interventi:
1. emettere ordinanze di non potabilita’, affinche’ i cittadini non si avvelenino;
2. realizzare al piu’ presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e’ possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti;
3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all’intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi;
4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l’arsenico e’ un veleno; la legge e’ tassativa nel vietare l’erogazione di acqua con presenza di arsenico superiore a 10 microgrammi per litro; e l’obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.
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Cessino i rinvii e le menzogne.
Cessi l’avvelenamento della popolazione.
Le persone partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale “Valle Faul” di Viterbo
Viterbo, 19 marzo 2011
Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale “Valle Faul”, strada Castel d’Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro@gmail.com, e anche: “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it