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Si è svolto l’8 luglio a Viterbo un incontro su “La virtu’ della lentezza”
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Venerdi’ 8 luglio 2011 si e’ svolto a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace” un incontro di riflessione sul tema “Per la difesa della natura e dei diritti umani di tutti gli esseri umani e’ necessario scegliere la virtu’ della lentezza”.

Contro il mito della velocita’, un mito distruttivo e insostenibile tanto per l’ambiente quanto per la struttura biologica ed ontologica della persona umana, occorre scegliere la virtu’ della lentezza che consente ascolto, comprensione, rispetto e accudimento reciproco, verifica e correzione degli errori, principio responsabilita’, approccio nonviolento alle relazioni.

Nel corso dell’incontro sono state ricostruite alcune campagne nonviolente sia classiche che recenti (dalla “marcia del sale” di Gandhi alla lotta nel viterbese contro la Supercassia e per la riduzione dell’automobilismo privato, alla lotta contro il mega-aeroporto a Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo).

Il responsabile della struttura pacifista viterbese, che e’ stato il suscitatore e il principale animatore della mobilitazione contro la Supercassia e di quella contro il mega-aeroporto, ha illustrato i ragionamenti fondamentali che hanno sostenuto queste iniziative, e come esse abbiano avuto fin dall’inizio un orizzonte globale: difendere la biosfera e i diritti umani di tutti gli esseri umani, agire in modo rigorosamente nonviolento.

Questi stessi criteri hanno sostanziato pressoche’ tutte le autentiche iniziative ecopacifiste ed equosolidali degli ultimi decenni: la nonviolenza e’ infatti la decisiva risorsa di cui l’umanita’ dispone per salvare la natura e se stessa dal disastro; ed ogni iniziativa nonviolenta che protegge un luogo del mondo e i diritti umani di una per quanto piccola parte dell’umanita’ contribuisce a difendere l’intero pianeta e l’umanita’ intera, presente e ventura.

La scelta della lentezza, dell’ascolto dell’altro, del rispetto della natura di cui si e’ parte; la scelta di non operare scelte distruttive o irreversibili; la scelta del collocarsi alla scuola del femminismo e nell’orizzonte dell’ecologia; la scelta – in una parola – della nonviolenza, costituiscono la chiave di volta per l’azione etica e politica odierna e futura in difesa dei beni comuni, del bene comune, dei diritti di tutti.

Un esplicito riferimento nel corso dell’incontro e’ stato fatto a fondamentali riflessioni di Guenther Anders, Hannah Arendt, Murray Bookchin, Luce Fabbri, Ivan Illich, Hans Jonas, Emmanuel Levinas, Franca Ongaro Basaglia, Elinor Ostrom, Vandana Shiva, Colin Ward, Virginia Woolf.

L’incontro e’ stato concluso con una dichiarazione di solidarieta’ con la lotta nonviolenta della popolazione della Val di Susa e con tutte le popolazioni, i movimenti e le persone che lottano contro la folle corsa del consumismo onnidivorante; ed ovviamente con un appello contro la guerra e contro il razzismo: solo la pace salva le vite; siano riconosciuti tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

Il “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo

Viterbo, 8 luglio 2011

Mittente: “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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